Gli alunni della classe V C hanno visitato l'atelier dello scultore FRANCESCO SANTORI, lo "SCULTORE DELLA PACE" e, con l'aiuto del nostro amico giornalista di Riviera Oggi hanno realizzato questa bellissima intervista.
Come è nata la sua
passione per la scultura, i suoi genitori l’accettavano?
E’una passione nata quando
ero bambino, avevo all’incirca 7 o 8 anni. I miei genitori, soprattutto mio
padre, mi hanno sempre incoraggiato lasciandomi fare. Non mi hanno mai
contrastato ed è stato molto importante.
Qual è stata la
sua prima opera e quali materiali ha utilizzato?
Il primo lavoro è stato il
volto di una donna,non era una scultura a tutto tondo, era una pietra dove
erano appena accennati gli occhi, il naso.
Ho iniziato con la pietra,
poi sono passato al legno. al marmo e poi al bronzo, travertino, avorio.
Da bambino all’età di sei
anni mi piaceva fare sculture sulla sabbia.
La vera scultura è quella
sulla pietra che si chiama scultura a togliere.
Dove trova
l’ispirazione per le sue opere e in che modo procede alla realizzazione del
lavoro?
Le idee nascono di notte,di
giorno quando passeggio. Come una volta che passeggiando al lungomare ho visto
una barca abbandonata e l’ho riprodotta. Avuta l’ispirazione per prima cosa
faccio il disegno poi decido il materiale da utilizzare.
Cosa prova quando
termina le sue opere?
La parte più bella della
realizzazione di un’opera è l’inizio perché c’è l’entusiasmo di realizzarla,
mentre alla fine è come liberarsi di un peso.
Lei porta avanti
diverse opere contemporaneamente?
Si, mi capita di averne più
di una iniziate.
Qual è l’opera
alla quale è più affezionato?
E’un’opera che non è più qui. E’ l’albero della pace con una colomba
appoggiata sopra. Un’altra opera alla quale sono molto affezionato è l’ultima
cena, dove ho messo il cartello non in vendita.
Dove è stata
trasferita la scultura:” L’albero della pace”?
E’ in una casa privata, l’ho
venduta solo perché la persona che l’ha comprata l’ha ammirata per molto tempo.
Quando l’ha
realizzata?
Nel 1995. Guardando le
opere,ricordo le date e i problemi avuti durante le loro realizzazioni.
Che temi trattano
le sue opere?
La religione Cristiana, il
mare, la natura, gli animali, gli uccelli.
Quanto costa
realizzare una scultura e qual è il suo valore una volta terminata?
Non è facile fare il prezzo,
io considero il materiale e il tempo che impiego.
Quale opera ha
dedicato a Grottammare?
Sono quattro:una è la croce
che ho realizzato nel 2006, una è quella del parallelo che si trova sulla pista
ciclabile, una si trova nel parco della Madonnina che purtroppo è stata
danneggiata. Infine un altorilievo che si trova sul palazzo dell’attuale
caserma dei carabinieri che ritrae il musicista Listz.
Perché la chiamano
lo scultore della Pace?
E’stato un poeta: Mario
Rivosecchi che vedendomi lavorare i ramoscelli di ulivo mi ha dato il nome di
scultore della pace.
Qual è stato il
complimento migliore che ha ricevuto?
A parte Pericle Fazzini, l’elogio più bello che ho ricevuto è stato
quello di Giacomo Manzù, uno scultore che ha realizzato la porta di San Pietro
a Roma. Lo andai a trovare, gli portai delle opere da fargli vedere e lui mi
incoraggiò dicendomi di continuare lavorando e studiando.
Ci può raccontare
il suo incontro con Pericle Fazzini?
Nel 64,
lo andai a trovare e gli portai a vedere delle opere, lui mi disse che sarebbe
venuto a trovarmi. Un giorno,con mia grande sorpresa, venne a trovarmi e ammirò
attentamente le mie opere e mi fece i complimenti. Ne fui molto felice.
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